CONTAMINAZIONI DIGITALI AD ARTEGNA. OGGI LA CHIUSURA

Il reportage giornalistico e fotografico è a cura degli studenti Irene Pittino, Marta Zamolo, Nilde Stefanutti, Andrea Di Lenardo e Marta Dario.


SU IL SIPARIO SUL FESTIVAL! 

L'inaugurazione di "Contaminazioni Digitali" ad Artegna si è svolta in piazzetta Cragnolini.
Alle 20, la notte era già calata e sulle facciate dei palazzi circostanti hanno preso vita delle suggestive video proiezioni. Questa installazione era molto suggestiva. Tre dei quattro palazzi che circondavano la piazza erano diventati dei veri e propri schermi digitali. Il primo a parlare è stato Alessando Cattunar, direttore artistico della kermese che aveva già parlato con noi delle scuole.



A seguire, c'è stata anche un'originale performance a percussioni di Les Tambours de Topolò, sia sulla batteria sia su degli strani bidoni dipinti di rosso, che avevano una meravigliosa presenza scenica. L'atmosfera era accogliente e nonostante facesse c'erano numerose persone, di tutte le età. L'obiettivo del festival, ha spiegato il signor Cattunar, è quello di raccontare alle persone l'esperienza della migrazione e soprattutto le storie dei migranti, il viaggio, il dolore, la fatica e la speranza attraverso mezzi multimediali e performance artistiche.


VIDEOMAPPING E...LES TAMBOURS DE TOPOLO'!


La sera tutti i passanti e gli abitanti di via Villa, ad Artegna, sono stati in qualche modo coinvolti dall’emozionante performance dei “Tamburi di Topolò”. Il gruppo musicale si è esibito in occasione del Festival “Contaminazioni Digitali” che si sta svolgendo proprio in questi giorni ad Artegna. La manifestazione sta riscuotendo non poco successo, grazie all’interattiva presenza delle diverse installazioni sparse per tutto il paese.

La stravagante band sembrava divertirsi animando gli ascoltatori di tutte le età, la musica travolgente invogliava chiunque a danzare. Il tutto creava un’atmosfera di festa che non poteva non travolgere il pubblico accorso numeroso. Il contesto era quello di una piazzetta Cragnolini immersa in una sorta di colorato mondo tridimensionale, anche grazie alle insolite proiezioni animate sulle facciate degli edifici circostanti, che sembravano farli ballare.


[Progetto nato dieci anni fa dalla passione di un pugno di ragazzi delle Valli del Natisone per la musica rituale giapponese, suonata e coreografata tramite l’uso delle percussioni. Ispirati dai Tambours De Bronx, storica formazione francese che usa come strumenti i bidoni di benzina, i ragazzi di LTdT segano alcuni manici di badili e iniziano a picchiare sui bidoni]



REAL NEWS?
Al Teatro Lavaroni di Artegna si è svolto "Real News?", un incontro per discutere del ruolo dell'informazione nel tema delle migrazioni, a cui partecipano Laura Tangherlini e l'associazione "Fuori Rotta"."Dover essere imparziale durante i servizi è difficile," è questo il commento di Laura Tangherlini "Sopprattutto quando si è legati a quelle zone." Sta parlando della Siria, luogo in questo periodo molto famoso per essere focolaio di scontri e tragedie. La giornalista di Rai News 24 un anno fa si è sposata e ha scelto di aiutare i profughi siriani: al posto dei regali di nozze lei e il suo sposo hanno regalato dei giacconi ai bambini, per proteggerli dal freddo dell'inverno, e hanno aiutato un bambino siriano per un anno al posto di spendere i soldi per le bomboniere, dei veri altruisti, insomma! Laura ha scritto un libro+DVD, intitolato Matrimonio Siriano in cui racconta le sue esperienze durante questo viaggio. 
La decisione di pubblicare un libro ma anche un DVD è ben precisa, un libro è lungo e noioso alle volte, un video invece da subito nell'occhio, ma non riesce a dare sempre tutte le informazioni che vorresti trasmettesse. La sua scelta è una via di mezzo, ed è stata creata perché Laura voleva esprimere ciò che la Tv non diceva. "Purtroppo negli ultimi decenni siamo abituati a vedere una grande quantità di immagini e siamo quasi assuefatti" Il problema secondo la giornalista è la mancanza di dialogo, siamo abituati a vedere i telegiornali e a sentire un sacco di notizie, ma dopo non c'è un ragionamento su quello che riceviamo.

L'intervento dell'Associazione "Fuori Rotta", nata cinque anni fa a Lignano e che ha sempre favorito il coinvolgimento dei profughi, arrivati nell'ottobre 2014, nelle loro attività. Quest anno alcuni membri hanno fatto un viaggio a "ritroso", perchè è una tratta che di solito viene percorsaq in un solo verso. Sono partiti ad aprile di questo anno verso la Siria, per visitare i campi profughi. Protagonista del loro viaggio è stato un rotolo di carta di trenta metri assieme a dei pennarelli, serviva a comunicare con le persone che incontravano, e in seguito si è scoperto anche come strumento per conoscere qualcuno. I bambini, infatti, appena vedevano i pennarelli si fiondavano su di loro e davano sfogo alla loro creatività, assieme a loro arrivavano anche i genitori. Il viaggio è durato tre mesi e hanno percorso quattromila chilometri. Dalla raccolta di disegni e nata anche l'installazione, appena fuori dal Teatro, che proietta per terra le stelle che i profughi vedono dai campi, assieme a quelle che i bambini avevano disegnato. La stella è stata scelta perchè è un simbolo universale, che tutti conoscono e facile da disegnare. La presentazione è stata molto interessante e penso che i lavori, sia di Laura, sia dell'associazione "Fuori Rotta" siano stati molto importanti per sensibilizzare le persone, perchè solo quelli come loro possono dire ciò che i Tg non dicono.

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